Davide Silvestrin, 22 anni, è oggi duty manager (responsabile del front office) dell’hotel Montcalm di Londra, un cinque stelle a Marble Arch. Prima, uno stage di tre mesi al Palace di Merano, un altro alla reception di un hotel di Conegliano Veneto. E, soprattutto, due anni di percorso biennale, teoria e pratica, all’Istituto tecnico Superiore per il turismo di Jesolo, il supertecnico risultato primo in Italia per qualità ed esiti degli studenti: 75 ogni anno, che nel 97% dei casi trovano un impiego appena diplomati. Come Iulia Campagnola: diversi stage in cinque stelle della Penisola e poi il posto fisso, allo Hyatt di Milano; o il compagno di corso assunto a Dusseldorf; la collega diventata responsabile dell’animazione in un villaggio in Spagna.
Campioni d’occupazione
Ai vertici della graduatoria dell’Indire (Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa), l’Its con sedi a Jesolo e Bardolino (e dal prossimo anno anche ad Asiago), che diploma manager dell’ospitalità e della ristorazione ha ottenuto il miglior piazzamento nazionale in una serie di parametri: numero di occupati a 12 mesi dal conseguimento del titolo (che sfiora il 100%), quota di diplomati formati, caratteristiche dei corsi. E insieme ad altre 32 eccellenze in Italia riceverà dal Miur il «bonus» introdotto dala legge Buona Scuola: tre milioni e mezzo di euro da distribuire tra 33 Istituti tecnici superiori, su 96. Al secondo posto, l’Its Umbria Made in Italy di Perugia (primo nel 2016), che ha come partner sedici aziende leader nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e dell’energia. Terzo, il «superlaboratorio» per la meccanica, la meccatronica e la motoristica di Modena. «In questo modo premiamo le strategie che si sono dimostrate vincenti e identifichiamo le criticità da analizzare. Diamo riconoscimenti a chi raggiunge i risultati migliori: non più fondi a pioggia per tutti», dice Gabriele Toccafondi, sottosegretario Miur, sponsor dell’istruzione terziaria professionalizzante basata su attività laboratoriali che integra studi e lavoro «per rispondere alle esigenze del sistema produttivo italiano». Un meccanismo che (anche) grazie ai numeri contenuti, si sta rivelando uno degli sbocchi lavorativi più efficaci per i giovani. «Al di là delle classifiche, siamo molto soddisfatti perché formiamo i ragazzi in modo che possano trovare immediatamente lavoro», conferma Massimiliano Schiavon presidente della Fondazione Its di Jesolo. «È un sistema che funziona: i ragazzi sono motivati e proseguono senza dispersione e vengono assorbiti dalle aziende», gli fa eco la direttrice, Carla Furlan.
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